Paolo Grassino • Opera Madre @ MACRO
Attraverso un lavoro multimediale e polimaterico Grassino è sempre impegnato a dialogare con lo spazio in cui è chiamato ad agire, trasformando ogni sua singola opera in una installazione ambientale. Al Museo d’Arte Contemporanea di Roma ha invaso uno degli spazi più difficili della nuova ala con un ultracorpo che non ha ammesso di essere ignorato, turbando non pochi.
Altrospazio è stato scelto, insieme al videomaker Milo Adami, da Luca Massimo Barbero per documentare l’attività del MACRO (making-of, installation view, riproduzioni, spazio, ritratti, vernissage, finissage, convegni, iniziative pubbliche, presso la sede principale e nella Pelanda, presso l’ex Mattatoio di Testaccio) nel corso della sua intera direzione.
Questa intensa collaborazione, in assoluta sinergia con lo staff organizzativo - curatoriale e con l’ufficio stampa residente, ci ha messi nelle condizioni di affinare la nostra sensibilità e versatilità nella documentazione di tutte le fasi di installazione ed esposizione dell’arte contemporanea, oltre che di perfezionare le nostre competenze tecniche e i nostri flussi di lavoro. Tutto questo ci ha anche dato l’opportunità di costruire un archivio pressoché integrale della vita del museo tra il 2009 e il 2011 (compresa l’inaugurazione della nuova ala progettata da Odile Decq), e di vederne una buona parte pubblicato in monografie e nella stampa nazionale e specializzata.
Vedi anche: Jorge Peris
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