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vivisezioneurbana_15

altrospazio fotografia, vivisezioneurbana_15
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vivisezioneurbana_15

Individuare 15 luoghi della città per il tramite di un algoritmo matematico e quindi raggiungerli, scattando sulla stessa lastra di medio formato analogico (da un’altezza di un metro e ottantatré) quattro immagini. North, Sud, Est, Ovest. Vivisezioneurbana è un insieme di azioni analitiche programmate e potenzialmente infinite sul tessuto urbano, concepite inizialmente per l’analisi della città di Roma da parte dei collettivi artistici altrospazio (con Marino Colucci e Cristina Ferrara) e formazero (con Antonio Venti e Maurizio Giri), a partire dal 2002. In queste derive, a base prescrittiva e aleatoria (ispirate al metodo di lavoro i John Cage) e psicogeografica (mutuate dalla flaneury, dai surrealisti e dai situazionisti), il corpo errante può essere indistintamente quello dell’artista o quello di altri individui, coinvolti in questo processo più come co-autori/anti-autori che come semplici fruitori/spettatori. Il concetto di “scoria” è accentuato dal fatto che la documentazione della deriva è vincolata a sua volta da prescrizioni che impediscono al corpo errante di cristallizzare le sue riflessioni e la fetta di realtà investigata all’interno di un linguaggio prestrutturato, individualizzato (spiazzamento sia geografico che psicologico). Questa pratica, che potremmo definire di induzione all’auto-rappresentazione del corpo urbano e di destrutturazione delle modalità conoscitive e produttive proprie al corpo errante, non appartenendo fino in fondo né a chi la vive né a chi la programma, si traduce ipso facto in un lavoro collettivo dai risvolti empirici, analitici e teorici estremamente stimolanti (al punto da divenire anche, tra il 2007 e il 2012, uno strumento didattico nei laboratori di design e comunicazione visiva della Facoltà di Architettura de "La Sapienza di Roma").

Vedi anche vivisezioneurbana_60 e vivisezioneurbana_125